Quest'intraducibile tripletta di miniavventure Dangeresque: The Roomisode Triungulate nel 2023 è un segno dei tempi: se nel 2008 i Chapman per proporre in vendita videogiochi dovevano giocoforza passare da un filtro professionale come i Telltale, oggi possono prendere in mano direttamente le redini del loro nerdismo, azzardando l'offerta diretta di quelli che erano nati come diversivi. Prima ancora infatti che firmassero il contratto coi Telltale, Mike e Matt avevano già intriso i loro cartoon di retrogaming, per poi sfornare una serie di giochi in Flash: tra di essi c'era persino un appassionato omaggio alle prime avventure Sierra, Peasant Quest (2004): questi e altri titoli erano stati citati nel Cool Game dei Telltale, nella quinta puntata. The Roomisode Triungulate prende le mosse dall'idea di rimasterizzare in Unity Behind the Dangerdesque (2008), una miniavventura gratuita che i Chapman crearono con l'allora collaboratore Jonathan Howe, per promuovere meglio la serie Telltale. Il progetto si è poi allargato per completare il secondo episodio The Intersection of Doom & Boom (che era rimasto incompiuto) e un capitolo finale realizzato ora ad hoc per chiudere il trittico, Keep My Enemies (C)loser.
Il mondo di Dangeresque (visto nell'episodio 4 del telltalico Cool Game) è un sottomondo di Homestar Runner, dove Strong Bad immagina di essere un durissimo detective, alle prese con circostanze stereotipate da action-thriller-noir americano: "sottomondo" è però una parola grossa, perché le avventure di Dangeresque nascono da un "gioco" di Strong Bad e dei personaggi di Free Country, coinvolti in una trama arbitraria di un film amatoriale, dove i luoghi comuni del poliziesco abbandonano ogni minima plausibilità per diventare idiozie a corpo morto.
E quindi, posto che si accetti il taglio particolare dei Chapman, si ride parecchio in questo The Roomisode Triungulate, un altro omaggio alle avventure grafiche, ma questa volta dal sapore molto più lucasiano: punta & clicca, con oggetti non combinabili nell'inventario, ma una sorprendente quantità d'interazione nelle tre stanze che reggono i tre episodi. Gli hotspot non mancano, la concatenazione degli indovinati enigmi funziona (sempre logici nonostante la demenzialità di fondo), e la monotonia delle ambientazioni non pesa, grazie a zoom su alcuni dettagli che presentano pure interfacce leggermente diverse. Non pesa anche perché i Chapman sanno quando chiudere prima di spremere quello che hanno oltre lo spremibile... ma non escludo che per qualcuno i 7.80 euro possano risultare comunque troppi (se la pensate così, durante i saldi non scartatelo).
Dove gli autori hanno avuto più difficoltà nell'essere all'altezza dei Telltale coi quali collaborarono, a parte nell'allestimento scenico, è nel prolungamento del gioco con attività secondarie. Cool Game era molto vario da questo punto di vista, piuttosto creativo e nemmeno banale da completare al 100%. Per carenza di mezzi i Chapman in The Roomisode Tringulate non possono sviluppare dinamiche troppo diverse da quelle punta & clicca, quindi si buttano sulle interazioni non immediate, intuibili (forse) da giochi di parole suggeriti in un'apposita sezione del menu ("Bonus?"). Specialmente se si gioca la versione senza DRM da Itch.io, la conferma di un'intuizione riuscita arriva solo da un punteggio stile Sierra, però alcune azioni secondarie da compiere rimangono così gratuite - e magari legate a momenti precisi non ripetibili - che si finisce per usare tutto con tutto, nella speranza di ottenere il punteggio pieno. Io non ci sono riuscito.
Al di là di questo aspetto, Dangeresque: The Roomisode Triungulate mi è apparso un titolo piuttosto solido, che grazie all'ormai sterminato e variegato panorama indie, che non obbliga a longevità massicce, consente ai Chapman di raggiungere e divertire il pubblico direttamente. Il pubblico che sappia apprezzare il valore liberatorio dell'idiozia metodica, s'intende.
La pixel art già nel 2008, anno in cui fu creato il primo episodio in Flash, era una strada percorribile in territorio indie. Ora lo "stile 320x200" è universalmente accettato, quindi The Roomisode Triungulate fa la sua sporca figura senza scandalizzare nessuno. I Chapman, oltre a ritoccare il primo atto, hanno mantenuto lo stesso look per i rimanenti episodi e - considerando l'artigianalità della produzione - mi ha stupito vedere alcune sequenze a tutto schermo o animazioni in un 3D spartano quanto la pixel art stessa. Per il tipo di uscita, fondali e animazioni sono divertenti e curati, ma mi rimane un solo rammarico.
Il Cool Game dei Telltale era più coraggioso, perché osò, non senza fatica di quel team e qualche incomprensione di critici frettolosi, l'adattamento della piattezza 2D di Homestar Runner in un mondo 3D, senza tradirne la semplicità e l'assenza di sfumature. Per quanto The Roomisode Triungulate si faccia apprezzare, ammiccando al retrogaming, il mondo dei Chapman acquisì con i Telltale una regia visiva più articolata, più dinamismo e animazioni più fluide. Certo, qui la proposta è diversa nell'anima, ma è bene non dimenticare quell'acrobazia.
Quando The Roomisode Triungulate è diventato un progetto commerciale, ha guadagnato un doppiaggio completo, che mancava nella versione Flash del primo atto. Non è un'aggiunta di poco conto, perché l'universo di Homestar Runner è nato sul web già con le voci, e l'assenza dei funambolici fantasismi vocali di Matt Chapman abbatte quasi del tutto il divertimento. Matt torna qui in piena forma, sempre più motivato nella sua missione: perdere la voce per registrare centinaia di linee di testo, con le voci grottesche e urlanti di Strong Bad, Coach Z, Strong Mad e compagnia. Il modo in cui alcune scemenze sono recitate può trasformarle in perle.
Ricca - nei limiti della breve durata del trittico - è la colonna sonora composta dai Chapman stessi con alcuni pezzi allungati e riarrangiati da Rich Trott, tutta scaricabile a parte sugli store dov'è venduto il gioco. Si spazia dal jazz che ricorda un po' quella sonorità ironica alla Sam & Max Hit the Road, per arrivare a una semiparodia del tocco "alla Shaft" di Isaac Hayes. Imperdibile l'idiotissima "You're Gonna Have to Jump", cantata ovviamente da Strong Bad nei titoli di coda.
Revisione: 9/2023
Il gioco è stato pubblicato al momento in digitale per Windows e Mac solamente in inglese su Steam e senza DRM su Itch.io. È realizzato con Unity (il primo episodio è stato convertito dal Flash originale) e richiede appena un sistema con W7/OSX 10.13, 4Gb di RAM, 2Ghz, più scheda video con memoria dedicata da almeno 2Gb: in altre parole, com'è istintivo dedurre anche dagli screenshot, gira praticamente ovunque, a meno che il vostro sistema di riferimento non sia la FunMachine di Strong Bad! Il che sarebbe comunque degno di rispetto, però è presuntuoso pensare di esserne degni.
Qualche problema in corso di risoluzione su alcune configurazioni Mac.
Design, soggetto, testi, grafica e programmazione: Mike & Matt Chapman
Coautore della versione originale dell'ep1: Jonathan Howe
Co-programmatori: Colin McInerney, Ben Hines
Musiche: Mike & Matt Chapman, Rich Trott
Canzoni: "Dangeresque 2 Theme Song" (Chapman / Olsen / Niespodziani / Sonnicksen / Arrison) e "You're Gonna Have to Jump" (Strong Bad feat. Larry Palaroncini)
Voci: Matt Chapman (tutti i personaggi!)
Playtesting: Wanda & Rich Trott, Jez Swanson, Dan Mckenzie
Inserisco qui un veloce commento su un'altra miniavventura della Videlectrix, Homestar Runner: Halloween Hide & Seek (anche su Steam). Realizzato dai Chapman per l'Halloween del 2021 in Unity, è un punta & clicca in cui Homestar, travestito da protagonista di Quest for Glory, deve capire dove si siano nascosti gli altri abitanti di Free Country, altrettanto agghindati da personaggi mitici delle avventure grafiche. Su Itch.io si può giocare online gratis, ma acquistandolo per soli 2 dollari si ottiene la nuova versione completamente doppiata del 2023. Sembra la prova generale di Triungulate, ma è più approssimativo in grafica e confezione: si sente che era nato come proposta gratuita ed è simpatico soprattutto per riconoscere tutti i costumi (facili quelli dei personaggi lucasiani, ma la sfida si alza con i personaggi Sierra e Westwood). Probabilmente Triungulate partì come una proposta meno meditata tipo questa, però ha preso una strada più compiuta. È divertente per una volta controllare Homestar, la cui leggerezza svagata e meno cinica fornisce un punto di vista diverso su questo delirante universo.